La morte per malattia: una diagnosi che cambia tutto

La morte per malattia: una diagnosi che cambia tutto

“Mi dispiace, le restano solo tot. giorni-mesi di vita”. Una diagnosi che fa da spartiacque, tra ciò che è stato e ciò che (non) sarà (più).

Il rapporto con il futuro

Molto raramente pensiamo alla nostra morte e quando lo facciamo riteniamo sempre che sarà “poi”, senza mai pensare che quel poi potrebbe essere più vicino di quanto possiamo immaginare. Questa inconsapevolezza sparisce nel momento in cui viene diagnosticata una malattia terminale. In quel momento si ha consapevolezza che il The End è vicino, a volte vicinissimo. E allora cosa fare? Come vivere quel tempo?

E ora cosa faccio?

Tante domande e tante decisioni da prendere, a iniziare dalla condivisione della notizia con la propria famiglia e gli amici più cari. E forse, prima ancora, se curarsi per strappare qualche giorno in più alla morte o se privilegiare la Vita, quella veramente vissuta e non fatta di ospedali e medicine. Sono queste scelte strettamente personali e che non debbono essere giudicate, nonostante sia l’amore a portarci a essere critici.

La mia eredità al mondo

Una diagnosi di morte porta anche a fare i conti con la propria vita: con quello che si è fatto, con quello che si sta facendo e con quello che si vorrebbe ancora fare. Gli affetti personali, il lavoro, il proprio impegno nella comunità. La propria fede e i propri valori. Sono tanti gli aspetti che vengono presi in considerazione. Un bisogno di sentire che il proprio passaggio sulla Terra non sia stato vano.

Proprio per questo c’è chi intraprende esperienze particolari con i propri cari per vivere momenti speciali e costruire nuovi ricordi. C’è chi scrive lettere o registra video per le persone care da aprire in precisi momenti della loro vita. C’è chi inizia a fare volontariato e chi predispone iniziative benefiche a suo nome: a sostegno degli animali, della ricerca sulla malattia che lo ha colpito, dei bambini abbandonati o qualsiasi altro tema vicino al suo cuore.

Il mio addio al mondo

Ci sono anche persone che predispongono il loro ultimo saluto al mondo, curandone anche i dettagli: la cerimonia funebre, l’eventuale cremazione, il luogo dove effettuare la sepoltura, il testo della lapide, i fiori, il vestito, il testo da leggere e le musiche. Un modo per dirigere la loro uscita di scena, ma anche per sollevare le persone più care dall’incombenza di doversi occupare di un compito così doloroso.

Se questo è anche il tuo caso puoi rivolgerti a noi di Onoranze Funebri Sordo. Saremo al tuo fianco con discrezione, esaurendo la tua volontà. Ci trovi a Buja (UD), in via Pra’ di Tos 3. Per contatti chiama lo 0432.960189 o il 335.6787204. Puoi anche scriverci a info@onoranzefunebrisordo.com

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